L'habitat si riferisce a praterie di quota che si sviluppano, nella maggior parte dei casi, sopra il limite degli alberi e su suoli di origine carbonatica. E' caratterizzato da composizioni specifiche variabili a seconda della quota, dell'esposizione e del substrato su cui si sviluppa. Nel Lazio, sono presenti due sottotipi: quello caratterizzato dalla dominanza della cobresia coda di topo (Kobresia myosuroides), poco esigente per quanto riguarda il substrato di crescita ma localizzata in aree di quota puntiformi; quello formante tappeti erbosi caratterizzato dalla festuca a resta lunga (Festuca violacea subsp. italica), nei versanti acclivi, oppure dal trifoglio di Thal (Trifolium thalii), nelle depressioni con accumulo di sostanza organica.
Specie dominanti: Kobresia myosuroides (kobresia coda di topo), Festuca violacea subsp. italica (festuca a resta lunga), Trifolium thalii (trifoglio di Thal).
Specie frequenti: Bistorta vivipara (poligono viviparo), Carex kitaibeliana subsp. kitaibeliana (carice di Kitaibel), Potentilla rigoana (cinquefoglia di Rigo), Poa alpina subsp. alpina (fienarola delle Alpi).
Nelle aree montane dell'Appennino laziale, soprattutto Monti Simbruini e Monti della Laga.
Pascolo non controllato; calpestio (data la limitata estensione di alcuni popolamenti)
Monti della Duchessa (RI)
Foto: Maurizio Cutini