Le cosiddette “dune mobili” o “dune bianche” si riferiscono a comunità vegetali delle coste sabbiose in cui la specie caratteristica, la graminacea perenne Ammophila arenaria subsp. australis, favorisce l’accumulo di sabbia e la “crescita” della duna, grazie a radici ben sviluppate in grado di resistere al vento e al continuo insabbiamento.
Rispetto alle comunità pioniere degli habitat 1210 e 2110, con i quali si trova in contatto, la copertura della vegetazione è piuttosto elevata e la composizione floristica più ricca.
Specie dominanti:Ammophila arenaria subsp. australis (sparto pungente)
Specie frequenti:Echinophora spinosa (finocchio litorale spinoso), Eryngium maritimum (cacatreppola marina, rrba di S. Pietro), Cutandia maritima (logliarello delle spiagge), Medicago marina (erba medica marina), Anthemis maritima (camomilla marina), Elymus farctus subsp. farctus (gramigna delle spiagge), Calystegia soldanella (vilucchio marittimo, cavolo di mare), Pancratium maritimum (giglio marino comune), Euphorbia paralias (euforbia marittima)
Le cenosi dell'habitat si sviluppano lungo la costa sabbiosa, in assenza di aree edificate o di disturbo legato alla movimentazione di suolo e al calpestio da parte dei turisti.
Turismo balneare e attività connesse; specie aliene invasive (es. Carpobrotus edulis); erosione marina
LITORALE DI FOCENE (RM)
Foto: Francesca Buffi, Michele De Sanctis